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Avvicinamento tra gestione short e long rent: un trend immobiliare da prendere in considerazione.

Condividiamo in questo post alcune riflessioni nate dall’intervista che Re2bit ha dedicato al nostro CEO Leonardo Tantone. Ve ne riportiamo qui di seguito un estratto. Per l’intervista completa, potete ascoltare l’intera puntata del podcast Prop Talks, dedicato al Prop tech a questo link

Alla conduzione Gerardo Paterna e Vittorio Zirnstein

Leonardo, Welcome Home è più Prop o più Tech?

Sicuramente siamo partiti come Prop, poi per riuscire a arrivare ormai su Milano abbiamo quasi mille soluzioni immobiliari in gestione è stato e sarà sempre più necessaria la parte Tech, senza la quale non si riesce a gestire un volume di locazioni così così rilevanti.

Come vedi evolvere il mercato di questo segmento particolare e soprattutto come si inserisce ecco in questo ambiente la tua azienda e in quale modo?

Fondamentalmente noi all’inizio abbiamo puntato più sugli studenti. Man mano che siamo cresciuti, ci siamo resi conto che è una fetta importante anche quella dei giovani lavoratori e dei professionisti, che però hanno ovviamente delle esigenze abitative diverse da quelle degli studenti. 

Per cui, mentre all’inizio abbiamo puntato più sul co-living, poi ci siamo resi conto che in realtà è molto richiesta, interessante anche tutta la sezione del micro living, quindi mono, bilo e trilocali, che vanno appunto più incontro anche alle esigenze di lavoratori o professionisti. In futuro stiamo cercando anche di valutare un’ulteriore espansione per cercare di coprire a 360 gradi l’intero settore del living, quindi anche per cogliere le esigenze delle famiglie che cercano casa in locazione. Quello che vediamo sul mercato è che è una tendenza che si sta sempre più consolidando e che noi, per esempio, ci siamo sempre occupati di medio e lungo periodo, ma un po’ tutti gli operatori, gli operatori medium long stanno cercando di avvicinarsi di più allo short e l’altra tendenza invece è che gli operatori short, soprattutto post covid, stanno cercando di avvicinarsi invece di più al medium long, quindi un po’ la tendenza che vediamo è quella di un avvicinarsi di questi due segmenti. 

A tal proposito vi faccio un piccolissimo spoiler, ancora senza nomi ma come concetto, perché siamo in fase di negoziazione, stiamo proprio per avvicinarci al segmento short in fase di negoziazione per l’acquisizione di una quota importante di una società short, proprio per consentirci di non dover partire da zero, ma di avere la possibilità di coprire un po’ tutto il panorama, quindi da una notte a otto anni di permanenza sul mercato delle locazioni.

 

Quindi fate diciamo da compratori, siete voi lo squalo nell’acquario?

Sì, diciamo che è una partnership, acquisiremo diciamo una quota, stiamo valutando che la percentuale diciamo di questa quota, però sì in questo caso è una società più piccola rispetto a noi, ma che ci può consentire davvero di fare fondamentalmente tre cose. 

Uno, ottimizzare il portfolio esistente, noi abbiamo anche diversi immobili in pieno centro che sicuramente possono essere valorizzati meglio con una gestione short anziché long. Dall’altro punto di vista ci può consentire di ottimizzare meglio anche un po’ tutti i periodi di vacancy del long, che grazie allo short può consentirci di coprirli nei brevi periodi in cui rimangono vacanti.

E in ultimo anche il fatto di coprire le esigenze di alcuni proprietari che ci contattano e gradirebbero una gestione short che però noi in questo momento non possiamo coprire direttamente.

Bene, quindi insomma una gestione tutto tondo che non lascia scoperto nessun ambito, quindi insomma anche lo short in qualche modo diventerà parte attiva del vostro business, business che richiede sempre una buona componente di tecnologia. Nel vostro caso, ecco, quanto è profondo l’utilizzo del digitale e come state sviluppando questo ambito?

Fondamentalmente il problema della tecnologia, soprattutto nel medium long, perché mentre nello short ormai ci sono operatori e software di gestione a livello europeo è molto più diffusa diciamo la profondità della tecnologia nello short perché di fatto è stata un po’ adattata dal mondo alberghiero, paralberghiero, mentre nel mondo del medium long di fatto la parte tech è abbastanza recente. Per cui il problema che abbiamo avuto noi è che non abbiamo trovato nessun software esterno che potesse adattarsi esattamente alle nostre esigenze, e dopo svariate ricerche abbiamo deciso di svilupparlo internamente, quindi con dei nostri sviluppatori abbiamo pensato prima a sviluppare un software gestionale interno nostro che ci aiutasse a gestire internamente tutti i vari processi in modo molto più smart e soprattutto dinamico, avendo a disposizione tutte le informazioni veramente in un clic. Il prossimo passo sarà quello di estendere adesso l’interazione con il nostro software anche ai nostri inquilini, quindi sì sicuramente è qualcosa che stiamo sviluppando e lo stiamo sviluppando internamente, tranne alcune specifiche soluzioni tecnologiche che andiamo ad integrare quindi con degli add-on al nostro software, non so il software per la firma digitale dei contratti accettata dall’agenzia delle entrate non lo sviluppiamo internamente ma lo integriamo nel nostro software, quindi alcune cose le semplicemente le compriamo ma il core del software è gestito internamente.

Interessante, ancora una cosa, parlavi degli inquilini, come pensate di strutturarlo? Cioè diventerà una sorta di, come accade peraltro nei super condomini nel Regno Unito, a Londra per esempio, dove i conduttori ma anche i proprietari hanno una sorta di app che funziona un po’ da social allargato ma dedicato voglio dire al proprio condominio, come pensate di declinare quindi l’estensione ecco del vostro software agli inquilini?

Allora fondamentalmente l’obiettivo è quello di rendere più semplice per un inquilino tantissimi piccoli e banali processi che ad oggi avvengono o telefonicamente o via mail o whatsapp, per esempio non so il pagamento della locazione. Qui si innesta poi tutto lo sviluppo tecnologico che c’è e che è in corso anche a livello europeo per esempio con tutto il sistema dell’open banking, dare la possibilità agli inquilini di poter pagare con diversi metodi in modo da accogliere anche un po’ le esigenze della clientela internazionale è fondamentale, quindi non puoi più pensare di basarti solo sul bonifico IBAN ma devi estenderlo soprattutto con le nuove generazioni a PayPal, carta di credito, RID, l’open banking in modo da far sì che ognuno sia più flessibile nell’utilizzare e nel poter pagare il proprio canale di locazione. Al contempo avere un report automatico di cosa ho pagato, quando ho pagato, quando devo pagare, cosa mi resta da pagare e per esempio anche dal punto di vista delle manutenzioni.

Oggi per le manutenzioni, gli inquilini ti scrivono una mail o un whatsapp e non riesci a gestirle bene, quindi questo software consentirà agli inquilini di creare un ticket, caricare le foto, indicare, scegliere che tipologia di problema è. Noi abbiamo poi strutturato una sorta di triage delle manutenzioni, quindi abbiamo istituito quando una manutenzione ha il codice verde vuol dire che l’appartamento funziona e che la manutenzione è programmabile con un tot di tempo, magari una settimana, poi abbiamo un codice arancione dove magari una parte della casa non funziona e quindi dobbiamo intervenire entro 48 ore, poi c’è il codice rosso ovviamente dove l’appartamento è magari inutilizzabile, quindi dobbiamo intervenire velocemente. Questo potrà essere selezionato già dall’inquilino di modo che noi riusciamo a distinguere subito qual è la richiesta di urgenza da parte dell’inquilino e gli inquilini stessi potranno programmare automaticamente quando fare intervenire il nostro manutentore in funzione di un calendario condiviso al fine di evitare di far andare magari il manutentore quando l’inquilino non c’è o non è disponibile oppure semplicemente autorizzarci ad entrare anche quando l’inquilino non c’è. Quindi sono tanti piccoli aspetti di vita quotidiana di gestione che sicuramente la tecnologia può aiutarci a gestire in maniera molto più efficiente.

Siete curiosi di scoprire altre novità circa gli sviluppi futuri di Welcome Home? Andate a questo link per godervi l’intervista completa.